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È ormai imminente la pubblicazione del Conto Termico 3.0, l’aggiornamento del meccanismo di incentivazione per interventi di piccole dimensioni finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
A quattro mesi dalla delibera ARERA 128/2025/R/efr, il GSE ha pubblicato le regole tecniche per calcolare l’energia producibile da fonti rinnovabili non programmabili. La delibera estende la remunerazione per mancata produzione a tutte le FER non programmabili, non solo agli impianti eolici. Le metodologie variano per tipologia impiantistica: simulazioni eoliche basate su dati di vento e curve di potenza; simulazioni fotovoltaiche legate a irraggiamento e condizioni ambientali; stime personalizzate per idroelettrici e biomasse. È stata abolita la franchigia oraria, garantendo compensazione per ogni ora persa. La remunerazione si basa sul maggiore tra i costi supplementari subiti e il valore dell’energia non prodotta secondo il prezzo MGP. Il GSE validerà i dati tecnici e procederà al pagamento secondo convenzioni approvate da ARERA.
Il Bando PR Veneto FESR 2021-2027 – Azione 2.2.1 sostiene la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili all’interno di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) nel territorio veneto. Possono partecipare CER già costituite, Comuni e PA membri o futuri membri di una CER, e produttori indipendenti inseriti in configurazioni CER. Il contributo è a fondo perduto, pari al 40% della spesa ammissibile, fino a un massimo di € 300.000 per progetto. Sono ammessi impianti rinnovabili fino a 1 MW (fotovoltaico, eolico, idroelettrico, ibridi), con spese minime pari a € 15.000. È prevista la cumulabilità con altri incentivi entro i limiti normativi. Le domande devono essere presentate telematicamente dal 24 luglio al 30 ottobre 2025, con realizzazione degli interventi entro 18 mesi dalla concessione. La selezione avviene su base comparativa, con punteggio minimo richiesto di 6 punti.
Dal 8 luglio al 30 settembre 2025, le PMI possono presentare domanda per incentivi alla produzione di energia da FER, finanziati dal PNRR (Missione 7, Investimento 16). Sono escluse alcune categorie (settore carbonifero, primario agricolo, ETS, etc.) e gli interventi devono rispettare il principio DNSH. Sono ammissibili investimenti in impianti fotovoltaici, minieolici e sistemi di accumulo, realizzati su edifici esistenti. Tra le spese agevolabili: impianti, tecnologie digitali, diagnosi energetiche, progettazione. Il contributo varia tra il 30% e il 50%, con importi tra €30.000 e €1.000.000. La selezione avviene per graduatoria, basata su criteri ambientali, sostenibilità e certificazioni. Premialità previste per imprese con rating di legalità o certificazioni di genere. La dotazione residua è di €178.668.093, di cui il 40% destinato a Sud e Isole e il 40% alle micro/piccole imprese.
Regula gestisce l’Energy Management per la Fondazione Piccolo Teatro di Milano. Nell’ambito di un progetto pluriennale di riqualificazione energetica, Regula ha guidato la definizione degli interventi e l’individuazione delle soluzioni tecnologiche più efficaci. Il progetto, attuato tramite partenariato pubblico-privato (PPP) con il coinvolgimento di ENGIE come ESCo promotrice, interessa tutte le sedi della Fondazione e prevede un investimento di circa 3 milioni di euro, finanziato da PNRR e Conto Termico. Gli interventi includono impianti BACS, fotovoltaico, pompe di calore, relamping LED e riqualificazioni edilizie. I lavori inizieranno ad agosto 2025 e porteranno a un taglio del 65% dei consumi termici e del 25% della spesa energetica. L’impatto ambientale sarà significativo: oltre 300 tonnellate annue di CO₂ evitate. Il progetto rappresenta un modello virtuoso di transizione energetica nel settore culturale.
La sede operativa di Vicenza di Regula si è ufficialmente trasferita presso una nuova struttura. Ora il nostro ufficio si trova presso: Elevator Innovation Hub Viale Arnaldo Fusinato, 8 36100 Vicenza Per qualsiasi comunicazione o appuntamento, vi preghiamo di fare riferimento al nuovo indirizzo.
Con la Delibera n. 4452 del 26 maggio 2025, Regione Lombardia ha aggiornato i criteri del bando “Linea Impresa Efficiente”, rivolto alle PMI lombarde per favorire interventi di efficientamento energetico. Possono partecipare le imprese attive con almeno due bilanci e una sede operativa in Lombardia. I progetti devono prevedere investimenti tra 100.000 e 5.000.000 €, con una riduzione minima del 30% delle emissioni climalteranti e diagnosi energetica secondo la norma UNI EN 16247. Sono ammessi impianti efficienti, rinnovabili, sistemi LED, domotica, cogenerazione CAR e consulenze tecniche. Il contributo a fondo perduto può arrivare fino al 45%, a seconda della tipologia di intervento e regime di aiuto. È prevista anche una garanzia regionale gratuita fino al 70% del finanziamento ammesso. L’importo massimo garantibile è 4.250.000 € per progetto. I finanziamenti durano da 3 a 6 anni, con possibile preammortamento. Le domande si presentano a sportello su piattaforma regionale. I progetti devono concludersi entro 18 mesi, prorogabili di 3.
Il 5 giugno, ARERA ha pubblicato un nuovo documento di consultazione per il decreto FER X transitorio esprimendo il suo parere sulla tariffe incentivanti senza però dare ancora una risposta sulla tariffa omnicomprensiva, per la quale si dovrà aspettare il 4 luglio 2025. Il decreto FER X transitorio, pubblicato il 30 dicembre 2024, introduce per l’anno 2025 un nuovo meccanismo di sostegno per la produzione di energia da fonti rinnovabili, rivolto in particolare agli impianti con potenza fino a 1 MW. Questi impianti possono accedere direttamente all’incentivo, con prezzi di aggiudicazione fissati da ARERA sulla base dei costi reali, secondo i dati forniti dal GSE. L’incentivo ha una durata di 20 anni e può assumere la forma di tariffa omnicomprensiva per impianti sotto i 200 kW oppure di feed-in premium per quelli di potenza maggiore. I prezzi sono determinati secondo una metodologia basata sul LCOE, cioè il costo medio livellato dell’energia, che considera investimenti, costi di gestione, capitale e benefici come l’autoconsumo. Per il fotovoltaico è stato proposto un prezzo unico di 70 €/MWh, mentre per l’eolico il prezzo è fissato a 91 €/MWh, riferito agli impianti più efficienti. Gli impianti idroelettrici ricevono prezzi differenziati in base alla tipologia e alla taglia, con valori fino a 180 €/MWh per le piccole taglie ad acqua fluente. Anche gli impianti alimentati da gas residuati da processi di depurazione sono incentivati, con prezzi tra 96 e 115 €/MWh. Sono previsti premi aggiuntivi per casi specifici, come la sostituzione di eternit o la localizzazione in aree meno soleggiate. I prezzi saranno inoltre indicizzati all’inflazione e aggiornati periodicamente dal GSE. Le osservazioni al documento di ARERA possono essere inviate entro il 4 luglio 2025.
Nel 2024 il quadro normativo per il fotovoltaico a terra è stato profondamente rinnovato. Il Decreto Aree Idonee impone alle Regioni di mappare il territorio distinguendo zone idonee, ordinarie, non idonee e agricole vietate. Si promuove l’uso di aree già compromesse come capannoni, cave, discariche e parcheggi. Viene fissato un obiettivo di +80 GW da rinnovabili entro il 2030, con target vincolanti regionali. Il DL Agricoltura introduce un forte limite all’installazione su suolo agricolo. Il fotovoltaico è consentito solo in casi specifici: repowering, agrivoltaico avanzato, CER, aree PNRR/PNC, zone industriali. Dal 2026, l’energia oltre il “limite di agrarietà” sarà tassata come reddito d’impresa. Opportunità emergono da CER rurali, agrivoltaico innovativo e riqualificazione di impianti esistenti. Il nuovo assetto mira a bilanciare transizione energetica e tutela del territorio agricolo.
Il Ministro dell’Ambiente ha firmato un decreto che modifica il DM 7 dicembre 2023 n. 414 per accelerare gli obiettivi PNRR sulle energie rinnovabili. La soglia demografica per accedere agli incentivi sale da 5.000 a 50.000 abitanti, estendendo la platea a oltre il 95% dei comuni italiani. L’anticipo del contributo GSE passa dal 10% al 30%, con copertura massima dei costi ammissibili confermata al 40%. I lavori dovranno concludersi entro il 30 giugno 2026, con entrata in esercizio entro 24 mesi, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027. Viene definita chiaramente la “data di completamento lavori”. È introdotta una nuova causa di revoca: mancata sottoscrizione del contratto GSE nei tempi. Le spese propedeutiche diventano ammissibili e il GSE dovrà aggiornare le Regole Operative entro 5 giorni. Le modifiche entreranno in vigore solo dopo approvazione ECOFIN. I beneficiari dovranno rivedere eleggibilità, piano finanziario e cronoprogramma.