News — Pubblicata il 02-05-2025
BANDO EMILIA ROMAGNA PR FESR 2021-2027 PER EDIFICI PUBBLICI
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Obiettivi e Finalità
La Regione Emilia-Romagna, nell’ambito della Priorità 2 del Programma Regionale FESR 2021-2027, promuove:
Azioni Finanziabili
Le misure sostenute dal bando includono:
Dotazione Finanziaria
Il bando è finanziato con fondi europei (PR-FESR 2021-2027) per un totale di:€ 10.000.000,00.
Beneficiari dei Contributi
Possono presentare domanda di contributo i seguenti soggetti:
Tipologia e Misura del Contributo
L’incentivo può essere incrementato di 10 punti percentuali (fino al 70%) se ricorre almeno una delle seguenti condizioni:
Valutati ai fini del punteggio:
Tipologie di Intervento Ammissibili
Sono ammissibili progetti che riguardano:
Gli interventi devono essere realizzati su edifici che siano:
Non sono ammissibili:
Condizioni principali:
Condizioni principali:
Voci principali:
Procedura di Presentazione
Modalità di Selezione
Valutazione delle domande
Verranno principalmente verificati:
Qualità tecnica:
Definizione degli obiettivi (Max 55 punti)
Verranno valutati:
Verranno valutati:
Verrà valutato se:
Valutazione del livello di sicurezza raggiunto dal progetto rispetto al livello di partenza e agli obblighi normativi.
Economicità della proposta (Max 15 punti)
Per interventi energetici: valutazione del rapporto tra l’importo delle spese ammissibili e la riduzione di emissioni climalteranti, considerando una vita utile media di 20 anni.
Per interventi sismici: valutazione del rapporto tra l’importo delle spese ammissibili e il volume lordo dell’edificio.
Sostenibilità finanziaria relativa alla disponibilità di risorse necessarie a coprire i costi di gestione e di manutenzione dell’investimento (Max 5 punti)
Valutazione dell’accuratezza nella descrizione degli interventi di manutenzione previsti, dei relativi costi e delle modalità di reperimento delle risorse, considerando un arco temporale adeguato (minimo 5 anni successivi alla fine dei lavori).
Proroghe e Varianti
Proroghe
La rendicontazione deve includere:
Obblighi Generali
I beneficiari devono:
Per almeno 5 anni dal pagamento:
I beneficiari devono:
Cause Generali
La Regione Emilia-Romagna, nell’ambito della Priorità 2 del Programma Regionale FESR 2021-2027, promuove:
- Risparmio energetico e uso razionale dell’energia.
- Valorizzazione delle fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni di gas serra.
- Riqualificazione energetica degli edifici pubblici con l'integrazione di interventi sismici per migliorarne la sicurezza strutturale.
Azioni Finanziabili
Le misure sostenute dal bando includono:
- Incremento dell’efficienza energetica.
- Produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo.
- Miglioramento e adeguamento sismico degli edifici pubblici, in modo integrato con gli interventi energetici.
Dotazione Finanziaria
Il bando è finanziato con fondi europei (PR-FESR 2021-2027) per un totale di:€ 10.000.000,00.
Beneficiari dei Contributi
Possono presentare domanda di contributo i seguenti soggetti:
- Comuni.
- Province.
- Città Metropolitana.
- Unioni di Comuni (incluso il Circondario Imolese).
- Società a capitale interamente pubblico, controllate direttamente o indirettamente da enti pubblici (art. 12 direttiva 2014/24/CE).
- Altri soggetti pubblici o amministrazioni pubbliche (ai sensi del D.Lgs. 165/2001).
- ACER (Azienda Casa Emilia-Romagna).
Tipologia e Misura del Contributo
- Forma di finanziamento: Cofinanziamento in conto capitale.
- Importo massimo per progetto: € 750.000,00.
- Percentuale di contributo: 60% della spesa ammessa.
L’incentivo può essere incrementato di 10 punti percentuali (fino al 70%) se ricorre almeno una delle seguenti condizioni:
- Progetto inserito nel PAESC (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e Clima).
- Edifici che raggiungono prestazioni nZEB (energia quasi zero).
- Presenza di un sistema di gestione energia ISO 50001 o altre certificazioni ambientali.
- Localizzazione in aree montane o interne (come da normative regionali).
- Progetto presentato da Unioni di Comuni o Comuni derivanti da processi di fusione.
Valutati ai fini del punteggio:
- Edifici ad alto consumo con maggior potenziale di risparmio.
- Adozione di sistemi avanzati di misurazione, domotica e automazione.
- Uso di materiali sostenibili e strategie per ridurre la produzione di rifiuti.
- I contributi non sono configurati come aiuti di Stato in quanto rivolti a soggetti pubblici che svolgono attività istituzionali.
- È prevista la cumulabilità con altri contributi pubblici, fatto salvo il divieto di doppio finanziamento (non è possibile rimborsare due volte lo stesso costo con fondi pubblici).
Tipologie di Intervento Ammissibili
Sono ammissibili progetti che riguardano:
- Riqualificazione energetica (Azione 2.1.1 del PR-FESR 2021-2027).
- In abbinamento facoltativo:
- Produzione di energia da fonti rinnovabili per autoconsumo (Azione 2.2.1).
- Miglioramento/adeguamento sismico di edifici pubblici strategici o rilevanti (Azione 2.4.1).
Gli interventi devono essere realizzati su edifici che siano:
- Ubicati in Emilia-Romagna.
- Di proprietà pubblica e nella disponibilità giuridica del soggetto richiedente.
- Ad uso pubblico e in uso alla data di presentazione della domanda.
Non sono ammissibili:
- Demolizioni e ricostruzioni.
- Ampliamenti.
- Progetti su edifici già finanziati dai fondi FESR 2014-2020 e 2021-2027 (anche se i contributi sono stati revocati).
- Interventi già completati prima della presentazione della domanda.
Condizioni principali:
- Obbligo di Attestato di Prestazione Energetica (APE) aggiornato e valido.
- L’edificio deve avere un impianto di climatizzazione invernale in uso (consumi dimostrabili con bollette).
- Obbligo di migliorare di almeno una classe energetica.
- Riduzione minima del 30% del fabbisogno di Energia Primaria Globale.
- Gli interventi devono essere tra quelli suggeriti dalla diagnosi energetica allegata.
- Gli impianti rinnovabili devono essere dimensionati per il solo autoconsumo.
- Miglioramento isolamento e sostituzione infissi.
- Efficientamento degli impianti di climatizzazione e illuminazione.
- Installazione di pompe di calore e sistemi di ventilazione.
- Produzione di energia rinnovabile (con sistemi di accumulo).
- Sistemi di domotica e telegestione.
- Soluzioni passive (serre solari, schermature solari).
- No interventi su infissi che delimitano spazi non riscaldati (salvo eccezioni funzionali).
- Vietata l’installazione di generatori a combustibili fossili.
- Impianti a biomassa solo se conformi a requisiti ambientali rigorosi.
Condizioni principali:
- Solo per edifici pubblici strategici o rilevanti.
- Necessaria una verifica tecnica di sicurezza (ai sensi dell’OPCM 3274/2003).
- Gli interventi devono interessare l’intera Unità Strutturale dell’edificio.
- Edifici in muratura: consolidamenti, miglioramento collegamenti strutturali, eliminazione debolezze.
- Edifici in cemento armato o struttura metallica: riparazione elementi strutturali, miglioramento tamponature, riduzione effetti torsionali.
- Edifici a struttura mista: interventi combinati con attenzione ai collegamenti tra diverse parti strutturali.
- Beni culturali: interventi mirati a ridurre la vulnerabilità senza alterare la natura storica e architettonica.
- Aggiudicazione definitiva: entro 9 mesi dalla data di concessione del contributo (senza possibilità di proroga per la richiesta di anticipazione).
- Conclusione interventi: entro il 31 dicembre 2027 (proroghe possibili con motivazione).
- Definizione di conclusione: intervento completato, collaudato e con certificato di regolare esecuzione.
- La spesa ammessa deve essere almeno pari a € 200.000 (IVA inclusa). Il mancato rispetto comporta la revoca totale del contributo.
Voci principali:
- Opere e impianti per la riqualificazione energetica (inclusa rimozione amianto).
- Impianti per produzione di energia da fonti rinnovabili.
- Opere strutturali per miglioramento/adeguamento sismico.
- Oneri di sicurezza relativi agli interventi.
- Servizi tecnici (progettazione, direzione lavori, diagnosi energetiche ecc. – max 10% delle spese).
- Costi generali (5% in modo forfettario).
- Tutte le spese devono essere documentate, effettivamente pagate, e sostenute dal beneficiario dal 1° gennaio 2025 fino alla data di richiesta saldo.
- Non ammissibili: spese per domanda di contributo/pagamento, acquisto terreni/fabbricati, dispositivi mobili (PC, tablet ecc.), e spese fuori dal Codice dei Contratti Pubblici.
- Pagamenti solo tramite bonifico bancario/postale singolo (no cumulativi).
- Il beneficiario deve essere il soggetto che stipula il contratto.
- Sono ammesse:
- Procedure di appalto.
- Partenariato pubblico-privato (PPP).
- Non ammesso: uso combinato di entrambi i sistemi per lo stesso progetto.
- È obbligatorio valutare prima le procedure Consip; eventuali deroghe devono essere motivate.
- I contratti devono riportare l’importo esatto dei lavori oggetto di contributo.
- Contratti EPC (contratti di rendimento energetico) ammessi solo se in PPP.
- Spese pagate dal partner privato sono ammissibili se:
- Esiste un accordo PPP formale.
- Verifica di conformità e ammissibilità da parte dell’Autorità di gestione.
- È necessario un conto di garanzia, su cui la Regione effettua i pagamenti e che va monitorato e rendicontato.
Procedura di Presentazione
- La domanda deve essere presentata esclusivamente online tramite l’applicativo SFINGE 2020 (https://fesr.regione.emilia-romagna.it).
- La finestra per la presentazione va dalle ore 10:00 del 18 giugno 2025 alle ore 17:00 del 18 luglio 2025, salvo chiusura anticipata al raggiungimento di 50 domande.
- Il legale rappresentante o un delegato (con documentazione di delega).
- Ogni soggetto può presentare una sola domanda per territorio comunale.
- La domanda deve riguardare un unico edificio o plesso di edifici.
- Dati del rappresentante legale/delegato e del soggetto richiedente.
- PEC attiva per comunicazioni ufficiali.
- Localizzazione dell’edificio/plesso e dati catastali.
- Piano costi del progetto e indicazione di altre richieste di contributo.
- Dichiarazioni varie (obblighi, DNSH, Climate Proofing, premialità, conformità APE, ecc.).
- Approvazione progetto (livello minimo PFTE) con quadro economico e CUP (se disponibile).
- Computo metrico estimativo (con divisione dettagliata tra tipologie di lavori).
- Relazione tecnica energetica asseverata.
- Planimetrie ed elaborati grafici di progetto.
- Diagnosi energetica dettagliata (inclusi consumi reali).
- Simulazione APE post-intervento.
- Relazione DNSH iniziale (o certificazioni ambientali equivalenti).
- Dichiarazioni Climate Proofing.
- Relazione tecnica/strutturale asseverata (NTC 2018).
- Planimetrie ed elaborati grafici specifici per la parte strutturale.
- Certificato ISO 50001 o altre certificazioni ambientali richieste.
Modalità di Selezione
- Procedura valutativa a graduatoria (D.Lgs. 123/98), con punteggio minimo di 50/100.
- In caso di parità di punteggio, prevale l’ordine cronologico di arrivo delle domande.
- Istruttoria di ammissibilità formale.
- Istruttoria di ammissibilità sostanziale.
- Valutazione di merito e assegnazione dei punteggi e delle premialità.
Valutazione delle domande
Verranno principalmente verificati:
- Coerenza con il Programma regionale FESR 2021-2027 e con le strategie energetiche regionali (es. PER, PAIR).
- Diagnosi energetica completa con APE ante/post intervento.
- Rispetto di norme ambientali (Direttiva UE 2011/92, 2018/2001).
- Verifica DNSH e conformità climatica (climate proofing).
- Per progetti sismici: verifica che gli edifici siano strategici o rilevanti e valutazione dell’integrazione con efficienza energetica e rinnovabili.
Qualità tecnica:
- Definizione chiara degli obiettivi.
- Qualità delle tecnologie e materiali.
- Prestazioni ambientali.
- Livello di miglioramento/adeguamento sismico (se applicabile).
- Economicità (rapporto costi/benefici).
- Sostenibilità finanziaria (copertura costi gestione/manutenzione).
- Coerenza con i criteri di ammissibilità sostanziale.
- Punteggio minimo 50/100 per accedere al finanziamento.
Definizione degli obiettivi (Max 55 punti)
Verranno valutati:
- Integrazione nel progetto tra interventi di riqualificazione energetica e interventi di miglioramento/adeguamento sismico.
- Caratteristiche dell’edificio candidato: edifici più energivori e/o con maggiore potenzialità di risparmio energetico, edifici maggiormente vulnerabili in caso di sisma.
- Qualità del progetto energetico: riduzione di energia primaria oltre il minimo stabilito per l’accesso al bando, riduzione delle emissioni di gas climalteranti, copertura del fabbisogno energetico complessivo attraverso impianti da fonti rinnovabili.
Verranno valutati:
- Grado di cantierabilità e inserimento del progetto nella programmazione degli interventi di riqualificazione dell’edificio/patrimonio immobiliare del soggetto richiedente (Direttiva 1275/2024 EPBD IV).
- Tecnologie o sistemi innovativi che riducono i tempi di realizzazione.
Verrà valutato se:
- Il progetto considera sostenibilità ambientale e resilienza rispetto agli effetti del cambiamento climatico.
- Sono previsti sistemi di automazione per il controllo degli impianti tecnologici per migliorare le condizioni ambientali indoor e ottimizzare l’uso dell’energia.
- Viene quantificata la riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici.
Valutazione del livello di sicurezza raggiunto dal progetto rispetto al livello di partenza e agli obblighi normativi.
Economicità della proposta (Max 15 punti)
Per interventi energetici: valutazione del rapporto tra l’importo delle spese ammissibili e la riduzione di emissioni climalteranti, considerando una vita utile media di 20 anni.
Per interventi sismici: valutazione del rapporto tra l’importo delle spese ammissibili e il volume lordo dell’edificio.
Sostenibilità finanziaria relativa alla disponibilità di risorse necessarie a coprire i costi di gestione e di manutenzione dell’investimento (Max 5 punti)
Valutazione dell’accuratezza nella descrizione degli interventi di manutenzione previsti, dei relativi costi e delle modalità di reperimento delle risorse, considerando un arco temporale adeguato (minimo 5 anni successivi alla fine dei lavori).
Proroghe e Varianti
Proroghe
- Richieste di proroga: possibili per un massimo di 9 mesi, da inoltrare prima della scadenza dei termini tramite SFINGE 2020 e motivate da cause non dipendenti dal beneficiario.
- Istruttoria e decisione:
- Entro 30 giorni dall’invio, la richiesta viene accettata o rigettata.
- In caso di rigetto, il beneficiario può:
- Realizzare il progetto nei termini originari.
- Rinunciare formalmente al contributo.
- Se si completano i lavori oltre il termine senza proroga autorizzata: revoca del contributo.
- Richieste di variante: devono essere comunicate prima della rendicontazione tramite SFINGE 2020.
- Tipologie di varianti:
- Modifiche tecniche/economiche del progetto o dei contratti in corso (art. 41 e 120 D.Lgs 36/2023).
- Obbligo di comunicazione:
- Solo per varianti significative (es. cambio tipo di intervento, riduzione delle prestazioni energetiche/sismiche, scostamenti >20% del budget ammesso).
- Limitazioni:
- Una sola richiesta di variante ammessa.
- Le varianti non possono aumentare il contributo concesso.
- Varianti minori (dettagli tecnici/materiali) non richiedono comunicazione.
- Non ammissibili:
- Varianti post-rendicontazione.
- Varianti che riducono la spesa ammissibile sotto €200.000 o sotto il 50% dell’investimento iniziale.
- Varianti che peggiorano il punteggio sotto la soglia del primo progetto non finanziabile.
- Modifiche all’edificio oggetto della domanda.
- Varianti non coerenti con diagnosi energetiche o con le norme vigenti.
- Documentazione richiesta: relazione motivata e aggiornata, perizie tecniche, eventuali aggiornamenti contrattuali.
- Esiti:
- La Regione comunica l’esito entro 30 giorni (salvo richieste di chiarimenti).
- Se respinta, il beneficiario può proseguire con il progetto originario o rinunciare. La realizzazione non autorizzata comporta revoca del contributo e recupero somme.
- Il beneficiario deve presentare una rendicontazione completa per ottenere la liquidazione del contributo, sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (DPR 445/2000).
- È possibile richiedere un’anticipazione fino al 40% del contributo, previa presentazione della documentazione che attesta l’impegno giuridico vincolante (es. aggiudicazione lavori).
- La rendicontazione va trasmessa esclusivamente tramite SFINGE 2020;
- Scadenza: 29 febbraio 2028 (salvo proroghe). La mancata presentazione comporta la revoca totale del contributo.
- In caso di rinuncia, è obbligatorio inviare dichiarazione tramite SFINGE o PEC.
La rendicontazione deve includere:
- Documentazione contabile:
- Fatture elettroniche e quietanze di pagamento con CUP e CIG.
- Documentazione amministrativa:
- Verifica dell’affidamento e della corretta esecuzione dei contratti pubblici/PPP.
- Documentazione di progetto:
- Dichiarazioni di conformità, relazione tecnica finale, grafici as-built, APE post-intervento, certificati di collaudo, documentazione fotografica, ecc.
- Monitoraggio risultati:
- Dati su risparmio energetico, riduzione emissioni gas serra, produzione da fonti rinnovabili, miglioramenti sismici.
- Gli esiti possibili:
- Liquidazione: spesa ammissibile determinata e contributo calcolato (tenendo conto di eventuali anticipazioni e premialità).
- Revoca totale: se le spese ammissibili scendono sotto il 50% dell’importo originario o sotto €200.000 (IVA inclusa).
- Decurtazioni: applicate in caso di irregolarità contrattuali.
- La liquidazione avviene entro 80 giorni dalla protocollazione, salvo sospensioni per richieste di integrazioni (massimo 45 giorni prorogabili).
- La Regione può:
- Approvare totalmente/parzialmente la rendicontazione.
- Revocare in tutto o in parte in caso di irregolarità, con richiesta di restituzione delle somme già erogate.
- Prima del pagamento, verranno verificati:
- DURC (INPS/INAIL): obbligo di regolarità contributiva.
- Collaudo e verifica di conformità: obbligatori per procedere al saldo.
- Messa in esercizio degli impianti: requisito indispensabile.
Obblighi Generali
I beneficiari devono:
- Rispettare tutte le disposizioni del bando (pena la revoca del contributo).
- Collaborare con la Regione fornendo informazioni e assistenza per controlli e monitoraggi.
- Partecipare alla rilevazione di soddisfazione sui servizi ricevuti.
- Conservare la documentazione giustificativa delle spese per 5 anni dal saldo del contributo.
Per almeno 5 anni dal pagamento:
- Non cedere o alienare i beni finanziati.
- Non apportare modifiche sostanziali che alterino natura, obiettivi o condizioni del progetto.
- Progetti ≤ €500.000:
- Poster/display A3 con loghi e info UE.
- Pubblicazione online (sito/social) con descrizione del progetto e loghi.
- Loghi UE obbligatori su documenti e materiali di comunicazione.
- Progetti > €500.000:
- Cartellone ≥100×150 cm (in cantiere), poi targa permanente.
- Stesse obbligazioni online e sui materiali come sopra.
- Progetti > €10 milioni o strategici:
- Obbligo di evento/comunicazione pubblica, coinvolgendo la Commissione UE.
- Sanzioni per mancata conformità:
- 1% per progetti ≤ €100.000.
- 2% tra €100.000 e €200.000.
- 3% oltre €200.000.
- La Regione fornisce supporto tramite Sportello Imprese e guida online.
- Obiettivo: garantire che i progetti non arrecano danni agli obiettivi ambientali (es. cambiamenti climatici, economia circolare).
- Richiesto:
- Relazione DNSH iniziale con valutazione degli impatti (salvo esenzioni per certificati ISO 14001, EMAS ecc.).
- In rendicontazione: popolamento degli indicatori DNSH assegnati + eventuale “Relazione DNSH finale”.
- Le valutazioni riguardano:
- Mitigazione cambiamenti climatici: controllo delle emissioni.
- Adattamento ai cambiamenti climatici: gestione del rischio climatico.
- Economia circolare: gestione dei rifiuti e materiali utilizzati.
I beneficiari devono:
- Implementare i dati di monitoraggio come previsto con indicatori di risultato e output.
Cause Generali
- La revoca scatta in caso di mancato rispetto delle prescrizioni e obblighi del bando.
- Realizzazione del progetto difforme senza autorizzazione di variante.
- Realizzazione fuori termine senza proroga autorizzata.
- Progetto realizzato fuori dall’Emilia-Romagna.
- La spesa ammissibile riconosciuta scende sotto il 50% dell’importo approvato o sotto la soglia di €200.000 (IVA inclusa).
- Mancata rendicontazione della spesa principale (voce a), o totale inammissibilità di tali spese.
- Cessione, alienazione o distrazione dei beni finanziati entro 5 anni dal pagamento.
- Presentazione di rinuncia formale al progetto/contributo.
- Mancata presentazione della rendicontazione nei termini.
- Ostacolo ai controlli da parte del beneficiario.
- Irregolarità riscontrate nei controlli.
- Mancato salto di classe energetica richiesto.
Documenti allegati
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