News Pubblicata il 26-06-2024

Contributi a fondo perduto per il fotovoltaico in Regione Friuli Venezia Giulia

 La Delibera 943 del 2024 definisce il regolamento che stabilisce criteri e modalità per la concessione di contributi a fondo perduto alle imprese del settore del manifatturiero per l’attuazione degli interventi di riduzione dei consumi energetici mediante l’autoproduzione ed eventuale accumulo di energia rinnovabile.
 
  Questo regolamento attua l'articolo 77 bis della legge regionale 22 febbraio 2021, n. 3, "Disposizioni per la modernizzazione, la crescita e lo sviluppo sostenibile verso una nuova economia del Friuli Venezia Giulia" e rappresenta un contributo considerevole per la riduzione dei consumi energetici e l'adozione di fonti di energia rinnovabile, incentivando le imprese a investire in tecnologie sostenibili attraverso contributi a fondo perduto.
  
  Il regolamento si rivolge principalmente alle imprese del settore manifatturiero, definito come quelle attività incluse nella sezione C della classificazione ISTAT ATECO 2007. L'obiettivo è sostenere progetti che permettano di ridurre i consumi energetici mediante l'autoproduzione di energia rinnovabile, in particolare attraverso l'installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo di energia.
 
  Chi può beneficiare dei contributi?

  Il regolamento è rivolto a tutte le categorie di imprese manifatturiere, dalle micro alle grandi imprese, purché abbiano una sede operativa attiva nel Friuli Venezia Giulia. Le imprese devono essere regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle imprese, e non devono trovarsi in stato di difficoltà economica. Inoltre, è essenziale che rispettino tutte le normative di sicurezza sul lavoro.
  
  Interventi e spese ammissibili
  Sono previsti contributi per l'acquisto e l'installazione di nuovi impianti fotovoltaici, nonché per il potenziamento di impianti già esistenti. L'energia prodotta dovrà essere destinata all'autoconsumo e la potenza nominale dell'impianto massima è pari a  5.000 kWpLa produzione attesa dell’impianto finanziato non può essere superiore al fabbisogno energetico annuo, con una tolleranza del 15%, in eccesso, come attestato da un tecnico abilitato; non sono agevolabili le spese riguardanti la parte eccedente al fabbisogno energetico annuo. 
 
  Oltre agli impianti fotovoltaici, il regolamento finanzia anche i sistemi di accumulo dell'energia e i sistemi di monitoraggio e gestione energetica, purché strettamente legati agli impianti stessi.
  
 Le spese ammissibili comprendono tutti i costi associati all'acquisto, all'installazione e alla messa in funzione degli impianti fotovoltaici e gestione energetica, con il limite di 1.400 €/kWp, e dei sistemi di accumulo, con il limite di 1.000 €/kWh. Questo include non solo i materiali, ma anche le spese per la manodopera e altri costi accessori necessari alla realizzazione del progetto.
 
 Sono in percentuale variabile anche i servizi complementari strettamente connessi alla realizzazione degli investimenti, come servizi per la progettazione, relazioni tecniche, direzione lavori e collaudo, ecc. con i limiti del 10% - 15% - 20% rispetto alle spese ammissibili, in funzione della potenza dell'impianto.
 
  Spese non ammissibili
 Non sono considerate ammissibili le spese per investimenti su unità immobiliari o pertinenze non ancora esistenti o accatastate al momento della presentazione della domanda o della rendicontazione. Inoltre, non sono ammissibili le spese che eccedono il fabbisogno energetico annuo, incluse le eccedenze superiori al 15%, i sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici preesistenti non oggetto di agevolazione, e l'acquisto di beni usati, minuteria e attrezzi di lavoro.
 
 Sono escluse anche le spese per interventi meramente sostitutivi di impianti preesistenti, l'acquisizione di lavori, beni e servizi non necessari agli investimenti ammissibili, e la rimozione di amianto ed eternit. Altre spese non ammissibili includono l'acquisto di terreni e fabbricati, la costruzione di fabbricati, l'acquisto di arredi, operazioni di lease-back, leasing o noleggio, e consulenze per la predisposizione della domanda di contributo e della rendicontazione. Anche le fatture non integralmente pagate entro la data di scadenza della rendicontazione, i lavori in economia, i canoni e contratti pluriennali di manutenzione e assistenza, e l'IVA, salvo casi specifici, non sono ammissibili.
 
 Inoltre, le spese accessorie come interessi debitori, tasse, valori bollati, aggi, perdite di cambio, oneri finanziari, ammende e penali non possono essere coperte dai contributi.
 
  Entità del contributo
 La spesa ammissibile minima ammonta a 20.000,00 euro e il contributo concedibile massimo è di 500.000,00 euro per ciascuna azienda.
 Il mancato rispetto dei limiti di spesa comporta alla revoca del contributo.
 
 Per gli impianti fotovoltaici con una potenza nominale fino a 1.000 kWp, l'intensità dell'aiuto è 
 •    50% per le micro e piccole imprese
 •    40% per le medie imprese
 •    30% per le grandi imprese
 
 Per gli impianti con una potenza nominale superiore a 1.000 kWp, il regolamento prevede una riduzione progressiva dell'intensità dell'aiuto per la parte eccedente i 1.000 kWp. Questo approccio è applicato indipendentemente dalla dimensione dell’impresa:
 •    20% per gli impianti con potenza superiore a 1.000 kWp e fino a 3.000 kWp: Per la parte eccedente i 1.000 kWp e fino a 3.000 kWp, l'aiuto sarà pari al 20% delle spese ammissibili.
 •    10% per gli impianti con potenza superiore a 3.000 kWp e fino a 5.000 kWp: Per la parte eccedente i 3.000 kWp e fino a 5.000 kWp, l'intensità dell'aiuto scende ulteriormente al 10%.
 
  Tempistiche

 Le domande possono essere presentate a partire da lunedì 1/07/2024 e saranno ammesse fino a esaurimento scorte.
  
  Presentazione della domanda
 Le imprese interessate devono presentare una domanda di contributo dettagliata, accompagnata da una documentazione tecnica che descriva il progetto, i costi previsti e le stime del fabbisogno energetico. La domanda deve essere inoltrata attraverso il portale regionale dedicato, seguendo le modalità e i termini specificati nel regolamento.
  
  Realizzazione e Monitoraggio
 
Dopo l'approvazione, le imprese beneficiarie devono realizzare il progetto secondo quanto previsto e documentato. È previsto un sistema di monitoraggio e controllo per garantire che i fondi siano utilizzati correttamente e che gli obiettivi di riduzione dei consumi energetici siano effettivamente raggiunti.
  
  Liquidazione dei Contributi
 Il regolamento prevede anche la possibilità di un anticipo sul contributo, previa presentazione di una garanzia fidejussoria. Al termine del progetto, le imprese devono presentare una rendicontazione dettagliata dei costi sostenuti e dei risultati ottenuti per ricevere la liquidazione finale del contributo.
  
  Obblighi dei Beneficiari
 Le imprese che ricevono il contributo devono rispettare una serie di obblighi, tra cui la realizzazione del progetto nei tempi previsti, come allacciare l’impianto alla rete entro il termine di 2 anni, e la corretta rendicontazione delle spese entro il termine di 15 mesi dalla data di ricevimento del decreto di concessione. Inoltre, devono garantire il rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza e sostenibilità ambientale.

Link utili

https://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/economia-imprese/industria/FOGLIA18/
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